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Spezza
il circolo
della sofferenza
END.IT

Dobbiamo trasformare urgentemente il nostro sistema alimentare – la tua voce conta

Il modo in cui produciamo cibo contribuisce al caos climatico.

L’allevamento – in cui prevalgono sistemi intensivi – è tra i principali responsabili dei disastri climatici: alimenta un circolo vizioso di alluvioni, siccità e altri eventi catastrofici. Ne conseguono morti di massa di animali, comunità sfollate, raccolti ed ecosistemi in crisi.

Chiedi ai leader mondiali di adottare un piano per un sistema alimentare equo che rispetti gli animali, le persone e il pianeta.

Firma la petizione.

Foto: Alluvioni in Emilia-Romagna, Italia, 2023. Stefano Belacchi / Essere Animali / We Animals

Hanno firmato

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Bovini circondati da un denso fumo durante un incendio boschivo, con due persone in tenuta protettiva in piedi nelle vicinanze.

Il costo climatico dell’allevamento intensivo

L’allevamento è uno dei principali responsabili del cambiamento climatico. A livello globale, l’agricoltura è responsabile del 14,5% delle emissioni totali di gas serra (GHG). Infatti, il settore zootecnico produce più emissioni dirette di GHG di tutti gli aerei, treni e automobili del mondo messi insieme. Il settore è dominato da allevamenti intensivi che minacciano l’ambiente e inquinano l’aria, il suolo e l’acqua. Queste emissioni accelerano il riscaldamento globale e alimentano eventi climatici sempre più estremi, come alluvioni, incendi e siccità.

Dalle ondate di calore in Europa agli uragani negli Stati Uniti, fino alle alluvioni in Brasile, i disastri climatici stanno svelando il vero costo del nostro sistema alimentare. Le catastrofi climatiche uccidono senza tregua migliaia di persone e milioni di animali allevati. Troppo spesso, gli animali intrappolati negli allevamenti intensivi sono vittime dimenticate di questi eventi: costretti a sofferenze indicibili, affrontano fame, sete e morte per annegamento o per il crollo delle strutture.

Con l’intensificarsi della crisi, gli eventi climatici estremi diventeranno sempre più frequenti, causando ulteriore sofferenza per gli animali e per le persone e aggravando l’insicurezza alimentare. Gli allevamenti intensivi alimentano questo circolo di sofferenza e tutte e tutti noi ne pagheremo il prezzo.

Foto: Incendio boschivo a Tabolango, Regione di Valparaíso, Cile, 2012. Renata Valdivia / We Animals

Un contadino accovacciato in un campo lascia cadere dalla mano il terreno secco e sterile.

Un futuro sostenibile per l’alimentazione e l’allevamento 

Trasformando il modo in cui produciamo e consumiamo il cibo, possiamo garantire cibo sano e nutriente, tutelare gli animali, offrire a tutte e tutti mezzi di sostentamento equi e rigenerare le terre coltivabili, ma dobbiamo agire subito.

Stiamo costruendo un movimento globale di cittadine, cittadini e organizzazioni per chiedere ai leader mondiali di trasformare il nostro modo di produrre e consumare cibo. Dobbiamo passare a sistemi di allevamento rispettosi della natura, che aiutino a ripristinare la biodiversità e la fertilità del suolo e a mantenere l’aumento medio della temperatura globale al di sotto di 1,5˚C.

Insieme, possiamo intervenire con urgenza sul clima e creare un sistema alimentare sostenibile che rispetti gli animali, le persone e il pianeta.

Vuoi essere parte della soluzione?

Un gruppo di vacche pascola in un campo erboso con il sole che tramonta sullo sfondo

Il nostro messaggio ai leader mondiali

È necessario e urgente trasformare il nostro sistema alimentare. Se la comunità globale intende raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, dell’Accordo sul Clima di Parigi e della Convenzione sulla Diversità Biologica, è necessario agire per porre fine agli allevamenti intensivi.

Noi sottoscritti vi invitiamo a sviluppare un Accordo globale sull’alimentazione e l’agricoltura da far adottare all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di abbandonare l’allevamento intensivo e di:

  • Passare a sistemi agricoli positivi per la natura, che aiutino a ripristinare la biodiversità e i terreni e a mantenere l’aumento globale delle temperature medie al di sotto di 1,5˚C.
  • Diminuire l’eccessiva dipendenza dalle proteine animali nelle popolazioni che ne fanno alto consumo e sostenere un accesso equo e sicuro a cibo nutriente.
  • Garantire una giusta transizione verso un sistema alimentare globale che fornisca mezzi di sussistenza equi agli agricoltori e protegga i diritti delle popolazioni indigene, delle donne e delle comunità vulnerabili.
  • Garantire contesti normativi e finanziari che sostengano la suddetta transizione.
  • Garantire standard elevati di benessere degli animali.

Organisations supporting the call for a Global Agreement

  • World Animal Protection logo
  • Compassion in World Farming logo
  • Djurens Ratt logo
  • We Animals Media logo
  • Eurogroup for Animals logo
  • Sinergia Animal logo
  • The Humane League logo
  • Animals Aotearoa logo
  • Humane Education logo
  • Federation of Indian Animal Protection Organisations logo
  • Fórum Animal logo
  • World Animal Justice logo

L’allevamento intensivo sta distruggendo il nostro pianeta e danneggiando tutti gli esseri viventi. È la principale causa al mondo di crudeltà sugli animali, alimenta il cambiamento climatico e compromette la nostra stessa salute. Firma la petizione END.IT per garantire un futuro migliore per tutte e tutti.

Alan Cumming. Foto: Francis Hill
Alan Cumming Attore pluripremiato
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